Negli ultimi anni nella zona di Crescenzago, nei campi, lungo la Martesana e al Parco Lambro, vivono alcune specie animali (anatre, pappagalli, gabbiani, aironi, tartarughe, nutrie…) che fino a qualche anno fa era molto improbabile osservare.

Negli scorsi secoli Crescenzago era una zona prevalentemente agricola e si conseguenza alcune specie animali erano di casa. Nel volume “Statistica del bestiame” che riporta i dati di un censimento promosso da Gaspare Finali, Ministro dell’Agricoltura Industria e Commercio del Regno d’Italia nel 1875, vengono riportati dettagliatamente i capi di bestiame presenti in tutti i comuni italiani.
Secondo il rapporto, nel Comune di Crescenzago erano presenti i seguenti animali.
95 capi di “SPECIE CAVALLINA : 84 cavalli (di cui 63 castrati), 10 asini e 1 mulo.
457 capi di “SPECIE BOVINA“: tra cui vengono censite 344 mucche da latte, 9 tori da monta, 9 bovi da lavoro.
121 capi di “SPECIE SUINA e, secondo il rapporto, nessun capo di “SPECIE OVINA E CAPRINA”.  
Cent’anni dopo, dagli anni ’70 dello scorso secolo, era diventato molto raro vedere ancora questi animali a Crescenzago.
A cavallo degli anni 2000, per un certo periodo, è stato possibile vedere scorrazzare liberi nei prati tra via Idro ed il Lambro alcune specie (polli, mucche, cavalli, capre e pecore) di proprietà dei rom che avevano insediato un loro campo nella zona.
Oggi a parte le anatre selvatiche e le gallinelle d’acqua che sono tornate a popolare il Naviglio ed il Lambro in virtù della drastica diminuzione della caccia, quasi tutti gli altri animali che possiamo osservare non sono specie autoctone.
La nutria (Myocastor coypus), detta anche castoro d’acqua o topo di palude, originario dell’ America Centrale e Meridionale, molto presente sia nella Martesana sia al parco Lambro, è un roditore molto prolifico che era stato introdotto e allevato in Italia per la sua pelliccia.  Gli esemplari fuggiti dagli allevamenti o rilasciati dall’uomo quando l’allevamento non è stato più redditizio, si sono diffusi ed hanno colonizzato vaste aree della Italia settentrionale e centrale.
Una nutrita colonia di chiassosi pappagalli verdi o Parrocchetti dal collare (Psittacula krameri) è presente al parco Lambro. Il parrocchetto dal collare proviene dalle aree tropicali dell’Africa e dell’Asia ma grazie ai cambiamenti climatici ha dimostrato di adattarsi nelle nostre zone.
Nelle acque del Naviglio della Martesana sono presenti anche delle tartarughe palustri americane (Trachemys scripta) originarie del sud degli Stati Uniti ed i temuti gamberi rossi della Louisiana (Procambarus clarkii)
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Di seguito una serie di immagini di animali, fotografati in periodi diversi, dagli anni ’70 ad oggi, nell’area di Crescenzago