Nei primi anni del XX secolo la frazione Gobba fu la sede di una fabbrica di biscotti. La storia del biscottificio della Gobba è forzatamente un po’ lacunosa perché tratta di una vicenda terminata negli anni 30 dello scorso secolo ed è difficile trovare documenti di quell’epoca o persone che hanno vissuto quella esperienza. I fratelli Luigi (nda: mio bisnonno ) ed Antonio Margutti erano entrambi ispettori della Regia Finanza. Grazie a dei parenti di Novara iniziarono una produzione prima artigianale poi industriale di “biscotti di Novara”, biscotti del tutto simili a quelli che prodotti dalla Pavesi sarebbero diventati famosi in tutta Italia come i “Pavesini”.

In un quadernetto di tela marrone appartenuto al bisnonno Luigi, compilato attorno agli anni ’20, sono annotati con precisione disegni di forni, decine e decine di ricette utilizzate per produrre a livello industriale vari tipi di biscotti, metodi per ricavare le essenze per la produzione di gelati, liquori e caramelle.  Sono inoltre meticolosamente riportate varie notizie inerenti l’attività dolciaria: costi della mano d’opera e degli imballaggi ed indirizzi di fornitori. 

Sopra è riportata la ricetta del “Biscotto di Novara”

L’impresa inizialmente andò molto bene, tanto che i Margutti  allargarono la produzione industriale a molti altri tipi di biscotti ed ai dolciumi in genere. Nel biscottificio ci lavorava una figura mitica, una signora con un braccio solo che nonostante la menomazione era una velocissima confezionatrice di biscotti e caramelle. L’avventura industriale che sembrava molto promettente terminò agli inizi degli anni ’30. Le notizie sulle cause che hanno determinato la chiusura sono contraddittorie, oltre a problemi economici, sembra che ci sia stato anche un incendio a peggiorare la situazione.


foto della famiglia Margutti nel 1914.

Luigi Margutti con la moglie Irma ed i figli in ordine di età: Nandino (in divisa, futuro istruttore di guida alla Gobba, nonchè mio futuro nonno), Maurina, Gianna ed il piccolissimo Tonino (futuro ingegnere alla Pirelli)