Crescenzago, nel Settecento e nel primo Ottocento, conquistò la fama di luogo di villeggiatura. Ne sono una tangibile testimonianza le ville che ancora oggi si possono ammirare lungo la sponda destra della Martesana nel tratto tra il Ponte vecchio (via Adriano) e la frazione Tre case (via Idro).
La zona, definita la “Riviera di Crescenzago” o addirittura la “Riviera di Milano” fu un luogo prescelto da alcuni notabili milanesi per costruire le loro ville tra il verde per passare le vacanze
Nella zona oltre alle dimore di villeggiatura c’erano c’erano osterie accoglienti e belle passeggiate nei viali alberati.
Una bella e documentata rappresentazione di come era la zona nei secoli scorsi è evidenziata nel quadro sottostante.
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Il quadro è di Domenico Aspari, è esposto al Museo di Milano ( via S.Andrea 6 ) e raffigura un momento di vita lungo il Naviglio della Martesana a Crescenzago, il quadro fu dipinto attorno al 1790, si vede uno scorcio della attuale via Padova, le ville lungo via Amalfi e sullo sfondo dove il Naviglio curva a sinistra si intravede l’osteria delle Tre case.
Sulla “Nuovissima guida dei viaggiatori in Italia” edita nel 1834 da Epimaco e Pasquale Artaria in Milano così si descrive Crescenzago: … usciti dalla sontuosa barriera di Porta Orientale ci inoltriamo sull’ampio stradone che va diritto a Crescenzago (Crescentii Ager ), ed ivi troviamo sulla sinistra il Naviglio della Martesana, che verso Milano discende, sull’opposta sponda del quale sorgono varj begli edifici e giardini ai quali il frequente cammino e la vicinanza della città raddoppia il pregio”
Una serie di fotografie e dettagli possono essere trovati sugli articoli dedicati alle singole ville, mentre nella categoria “Crescenzaghesi illustri” di questo sito si possono trovare aneddoti e biografie su personggi che in queste dimore ci hanno abitato. (Giuseppina De Ponti, Domenico De Ponti, Enrico Mangili)