La cascina Ferrera era una cascina con la tipica pianta quadrata aperta, abitazioni stalle e fienili erano disposti su 3 lati; assieme alla cascina Melghera di via Olgettina era una tra le più grandi cascine di Crescenzago.

La cascina Ferrera in una cartina degli anni '20, quando il Comune di Crescenzago non era ancora stato assorbito da quello di Milano. La via M.Gioia che si vede sulla cartina è la attuale via Perticari.

La cascina era lungo una stradina che congiungeva in modo obliquo la via Milano (attuale via Padova) con la via Rottole (che era pressapoco dove ora c’è via Palmanova), ed era situata nell’area ove ora sorge l’istituto delle Suore del Preziosissimo Sangue, all’incrocio tra via Celentano e via Riccardi.

Domenica delle Palme, anni ’40. via Placido Riccardi. Rappresentazione religiosa nel periodo pasquale, alla destra si vede il recinto della parrocchia di San Giuseppe dei Morenti, appena costruita, sulla destra uno scorcio della cascina Ferrera.

Il nome alla cascina era stato dato probabilmente per la presenza nel cortile di un maniscalco che ferrava i cavalli (in dialetto milanese feree)

Maria Sporchia in una fotografia del 1947 di quando aveva 15 anni. A quell’epoca abitava con la famiglia alla cascina Ferrera.

Un tempo esistevano molte cascine con questo nome in Lombardia, a Milano nel ‘600 c’era una cascina con questo nome nei pressi del Naviglio Grande che ha dato il nome alla via della Ferrera che va da via Ludovico il Moro a via Camillo Giussani.

La cascina Ferrera negli anni ’20 era occupata da un ortolano, negli ultimi anni prima della demolizione nel suo cortile aveva il suo magazzino un robivecchi.

All’inizio degli anni ’50 il terreno dove sorgeva la cascina fu messo in vendita; con la fattiva assistenza del parroco don Giuseppe Del Corno, la Congregazione delle suore del Preziosissimo Sangue che avevano la casa madre a Monza acquistò il terreno.

La cascina Ferrera venne demolita e nello stesso luogo, il 1° luglio 1951 venne posta la prima pietra del nuovo grande complesso scolastico.

Oltre all’area dove è stato edificato l’istituto delle suore, i terreni coltivati della cascina occupavano un tempo anche le aree dove furono costruiti l’istituto S. Giuseppe dei Fratelli Cristiani e la chiesa di S. Giuseppe dei Morenti.