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Anni ’20, Giovanni Cariati con la moglie Sofia Nava, al centro il figlio Guido Ubediano, meglio conosciuto come “Barbadora”

La trattoria dell’OMBRA è uno dei locali storici più antichi di Crescenzago, in attività da quasi un secolo.


Nel primo ventennio del secolo scorso, appena finita la grande guerra, Giovanni Cariati e la moglie Sofia Nava, rilevarono uno spazio fino ad allora utilizzato come ghiacciaia e lo trasformarono in osteria.

Nel periodo in cui Crescenzago era un Comune autonomo, la trattoria era lungo la “Strada comunale del Lazzaretto”, quando nel 1923 il borgo venne annesso al Comune di Milano, il suo indirizzo divenne via S. Mamete 50.

L’ombra” come era chiamato dagli abitanti, è stato da sempre un esercizio molto frequentato, fino agli anni ’50 dello scorso secolo, nella strada in prossimità del locale tutte le sere ed in tutte le stagioni, si poteva vedere un grande ammasso di biciclette degli avventori.

La trattoria era frequentata non solo dagli abitanti di Crescenzago, i clienti venivano anche dai borghi vicini: Turro, Gorla, Precotto e Sesto San Giovanni.

Virginia

1970, Ginevra Cariati

Il locale era dotato di un bel giardino interno con annesso un gioco delle bocce “alla milanesa”. Nei primi anni il gioco delle bocce era al di là della strada poi i Cariati comperarono un pezzo di terra dal proprietario della attigua villa Pino ed fecero il gioco delle bocce dietro la trattoria.
La gestione del locale, in seguito, passò a Ginevra, la figlia dei Cariati ed a suo marito Riccardo Recalcati.
La Signora Ginevra era diventata così popolare nel borgo che il suo nome era diventato di uso corrente per indicare la trattoria. Quando veniva chiesto alla gente dove fosse diretta rispondeva: “voo in de la Ginevra” (vado dalla Ginevra) o sfruttando l’ambiguità del nome “voo in Svissera, voo a Ginevra” (vado in Svizzera, vado a Ginevra).
Un fratello di Ginevra, Guido Ubediano, era un personaggio molto popolare a Crescenzago ed era conosciuto con ben 2 soprannomi: “Barbadora” e “general Petain: “Barbadora” per via della sua barba biondastra e “general Petain” perché nella prima guerra mondiale, con un corpo di spedizione italiano, era stato aggregato alle truppe francesi e da allora provava una stima incondizionata e smisurata per il generale al comando delle truppe francesi. Nelle osterie, gli avventori, approfittando della sua passione sia per il generale che per il vino, quando lo vedevano “allegro”, lo attizzavano ulteriormente con giudizi poco piacevoli sul suo idolo e allora “Barbadora” non riusciva trattenersi, si alzava e arringava i presenti con racconti di guerra e con sperticate lodi sulle qualità del generale Petain.

Il campo di

1930, la famiglia Cariati con dei parenti sul campo di bocce innevato, quando era ancora di fronte alla trattoria.

Nel periodo tra le due guerre una caratteristica del locale era quella che gli avventori abitudinari avevano i loro bicchieri personali, molto simili ai boccali della birra con manico, appesi ad un chiodo della parete.

Lùcia Castiglioni

1948, Lùcia Recalcati

In quegli anni era anche consuetudine che la Banda musicale di Crescenzago, la mattina di Natale girasse per Crescenzago suonando la famosa “Piva, Piva… ” davanti alle case dei notabili con lo scopo di raccogliere fondi per la sopravvivenza della stessa banda, durante il giro era usuale una fermata anche alla trattoria dell’Ombra.
Lùcia Recalcati, la figlia dei gestori, ricorda ancora nitidamente quei momenti, rammenta i componenti della banda che, seduti ai tavoli con i loro strumenti, con davanti un buon bicchiere di vino, iniziavano a suonare “ … ero affascinata dalla grancassa ed una volta mi sedetti accanto al musicista che la suonava. Costui, con benevolenza mi fece impugnare la mazza, mi prese la mano e mi fece battere col giusto ritmo sulla enorme grancassa…”
Nel periodo della seconda guerra mondiale, il locale era frequentato da persone che si presumeva fossero vicine ai partigiani e per questo motivo era spesso “visitato” anche dalla milizia fascista del “Gruppo Rionale Aldo Sette”.

Riccardo Castiglioni (figlio di Lùcia,

1949, Riccardo Castiglioni (figlio di Lùcia) con la cuginetta Gabriella Roberasco  (nipote di don Enrico Bigatti) fotografati nel campo di bocce.

Probabilmente la vicinanza della trattoria dell’Ombra con i partigiani non era solo una leggenda perché nel 1970, in occasione dei festeggiamenti per il 25° anniversario della liberazione, l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Crescenzago ha premiato la signora Ginevra Cariati con una medaglia.

Durante la guerra alla trattoria dell’Ombra ci andavano sovente anche i militari tedeschi acquartierati alla batteria contraerea posizionata in via Adriano, di fronte allo stabilimento N della Magneti Marelli.

Lùcia Recalcati ricorda che quando i tedeschi arrivavano in bicicletta ed entravano nella trattoria, per evitare di farsela rubare, smontavano il manubrio e se lo portavano appresso.

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Nel 1955 la trattoria è stata acquistata dai coniugi Mario Oriani e Angelina Tremolati.

via s

Anni ’80, via S. Mamete con i gelsi, sullo sfondo la trattoria dell’Ombra

 Gli Oriani assieme al figlio Fulvio hanno gestito la trattoria per oltre un ventennio.

Loredana Zerbini frequentava la trattoria dell’Ombra negli anni ’70: “… Lo ricordo come un locale tipo vecchio ”trani”, con un antico bancone, la luce al neon, sedie e tavolini un po’ malandati, era il classico locale frequentato principalmente da pensionati ma era un luogo “vero”, come se ne trovavano ancora in Brera durante gli anni 70. Prima delle lezioni mi fermavo a prendere qualcosa all’ Osteria Ragno in Via Madonnina oppure in un altro locale in Via Ponte Vetero: erano luoghi un po’ bui, con quel classico odore da osteria e frequentati da gente alla buona“.

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Nel 1978 la trattoria, è stata acquistata da Giovanni Guzzo ed anche dopo la sua morte i famigliari hanno proseguito nella gestione.

L’ambiente pur rimanendo rustico ed informale, ora è frequentato soprattutto da giovani e rimane aperto sino a tarda notte. Si può gustare una cena completa o anche bere, scegliendo tra la vasta scelta di birre a disposizione.

2014, interno della trattoria dell'Ombra

2014, interno della trattoria dell’Ombra