Titolo: Quasi quasi mi faccio l’Eroica
Autore: Lino Gallo
Edizioni: Ediciclo editore
Pagine: 192
Formato: 13,0 x 19,9
ISBN 9788865491386
Prezzo: 14,50 euro
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Lino Gallo, l’autore di questo libro, nasce a Gorla in una traversa di viale Monza: “… Viale Monza nei primi anni Cinquanta aveva una carreggiata singola, su un lato correvano le rotaie del tram che collegavano Milano a Sesto San Giovanni … poche auto, qualche tram e biciclette, moltissime biciclette … in inverno gli operai sbucavano dalla nebbia pedalando, una nebbia che era la nebbia milanese di una volta, fitta, densa, una nuvola bianca dalla quale si materializzavano sagome scure, ciclisti in tuta blu, giacconi di spesso cuoio nero, in sella a biciclette di vario tipo”.
Nel 1959 Lino con la famiglia si trasferisce a Crescenzago in via Palmanova: “… Via Palmanova era più trafficata, la diffusione delle auto negli anni Sessanta cresceva a ritmi altissimi…”.
Neo pensionato, a 62 anni, viene travolto in modo irresistibe dalla passione per il ciclismo d’epoca, quello delle biciclette con il telaio in acciaio, il cambio con i manettini e le cinghiette ai pedali…
“ …Il 25 Aprile 2013 è stata la prima volta che ho inforcato una bicicletta da corsa. A 62 anni. E che bicicletta. Una Bianchi Rekord 746 del 1977, my pride and joy. Tutto è partito per caso, o forse per un arcano disegno degli dei del ciclismo. A Natale scorso ho regalato al mio amico Gian Luca, emigrante a Londra, un libro fotografico dedicato all’Eroica”.
Nasce da quel libro fotografico acquistato da Rossignoli in corso Garibaldi, “l’attrazione fatale” di Lino Gallo e la partecipazione all’Eroica diventa così un obiettivo assolutamente prioritario.
L‘Eroica è una bella manifestazione alla quale aderiscono numerosi appassionati di cicloturismo che si svolge annualmente a Gaiole in Chianti, tra le colline senesi. I percorsi, di diverso chilometraggio (da 38 a oltre 200), si sviluppano in buona parte su strade sterrate, le cosiddette strade bianche.
Gli oltre 5000 partecipanti, che provengono da più di 50 paesi, affrontano i tragitti in sella a biciclette rigorosamente d’epoca e abbigliamento vintage al fine di riscoprire i valori e le fatiche del ciclismo “Eroico”.
Per questo alla fine del cimento ciascuno esibisce con orgoglio il timbro che certifica l’arrivo sul foglio di gara che lo proclama ufficialmente “Eroico”.
Il libro è la cronaca autoironica del percorso iniziatico compiuto dall’autore per poter partecipare dignitosamente alla corsa toscana. L’avventura, tra esaltazioni e scoramenti, si snoda attraverso le varie tappe di avvicinamento alla corsa: la ricerca della bicicletta “giusta”, i pellegrinaggi ai santuari del ciclismo: il Museo del Ghisallo, la pista magica del Vigorelli con gli sprint leggendari di Coppi e Maspes e i non meno leggendari concerti di Beatles e Led Zeppelin, il Trotter di via Giacosa che vide gli arrivi dei primi Giri d’Italia così come l’Arena, i ricordi delle visite al “Marietto Ottusi” in via Padova e l’incontro con il grande telaista Alberto Masi, che cesella le sue biciclette nelle viscere del Vigorelli.
E poi i viaggi a Londra, vera mecca dell’ urban cyclist, le prime uscite in bici alla ricerca delle proprie radici attorno a Crescenzago: i giardinetti dell’Acquedotto in via Don Orione, i portici di via Riccardi, il parco del Trotter e la scuola di via Bottego per inoltrarsi verso le ville Liberty in fondo a via Padova, lungo la ciclabile della Martesana, concludendo il trittico dei Navigli con il Naviglio Grande e quello Pavese.
Dulcis in fundo, l’emozionata cronaca della tanto sospirata partecipazione alla cicloturistica toscana, numero di gara 2676, con le sue tragicomiche peripezie fino allo striscione di arrivo ed il tanto agognato timbro sul foglio di gara.
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Lino Gallo nasce nel 1951 a Milano. Più precisamente Gorla, in via Monte San Gabriele, dove impara ad andare in bicicletta e frequenta le prime due classi elementari alla scuola “Piccoli Martiri”, quindi il trasferimento in via Palmanova.
Durante gli anni coltiva diverse passioni, dalla fotografia alle locomotive a vapore e soprattutto la musica. Suona la chitarra ed ha fatto parte della prima formazione della Treves Blues Band.
Professionalmente si è occupato di comunicazione presso una multinazionale giapponese di elettronica fino al pensionamento.
Colleziona chitarre vintage e di recente è nato l’amore per le biciclette da corsa classiche: possiede, per ora, una Bianchi Rekord 746, con la quale ha partecipato all’EROICA e una Fuchs del 1964.
“Quasi quasi mi faccio l’eroica” è il primo libro di Lino Gallo.
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