A Cimiano, presso la Casa dei Buoni Fanciulli, nel cortile vicino alle scuole c’era sino al 1972, una imponente statua in marmo di Lucio Fontana raffigurante la Madonna, chiamata dalla gente la Madonna del Parco Lambro”.  

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Cartolina degli anni ’60 con la statua di Lucio Fontana nel cortile della “Casa dei Buoni Fanciulli” Cimiano

Lucio Fontana, noto scultore e pittore, era nato in Argentina da genitori italiani ed era un grande amico del prof. Carlo De Carli, (1910-1999) preside della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano alla metà degli anni ’60 e figura di rilievo per la zona perché autore del grande progetto edilizio che ha portato negli anni ‘50 e ’60, alla edificazione della chiesa di San Gerolamo Emiliani e dei contigui edifici scolastici e socio-assistenziali di Cimiano.

La statua della Madonna, scolpita da Lucio Fontana nel 1956 venne portata dall’arch. De Carli a Cimiano nel dicembre dello stesso anno.

La scultura aveva una struttura monumentale essendo alta ben oltre tre metri ed era fatta con la Pietra di Vicenza, una roccia calcarea con la presenza di conchiglie fossili estratta da cave sui colli Berici.

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Il volto della Madonna rimodellato da Fontana

Lucio Fontana non aveva modellato la statua  secondo i canoni classici delle statue religiose, la statua aveva la superficie scolpita in modo da risultare grezza, sfaccettata, poteva quasi sembrare un’opera non finita.

L’arch. Gianni Ottolini, allievo e poi collaboratore di De Carli, durante una conferenza tenutasi il 23 ottobre 2015 nella chiesa di Cimiano, “L’ARCHITETTURA DI CARLO DE CARLI, LA “CITTADELLA CRISTIANA” DI CIMIANO E LA DIMENSIONE ESTETICA DELLA CHIESA DI SAN GEROLAMO EMILIANI”, in relazione all’arrivo della scultura della Madonna a Cimiano ha raccontato un curioso aneddoto.

Don Luigi Maria Verzè (1920-2011), il fututo presidente dell’ospedale San Raffaele era allora direttore della Casa dei Buoni Fanciulli e quando vide la statua la prima volta la valutò inadatta, giudicandola troppo moderna, astratta, di difficile comprensione per i suoi giovani allievi: “Questi ragazzi hanno bisogno e vogliono vedere la mamma.”.

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La statua della Madonna del Parco Lambro ora esposta nei Musei Vaticani.

Lucio Fontana accettò la critica ma modificò solo il volto della Madonna, ricavando un bel viso liscio e dolce da contadina lombarda, proprio come desiderava don Verzè.

Papa Paolo VI, in passato arcivescovo di Milano, si ricordava bene di quella statua e desiderava averla a Roma.

Monsignor Pasquale Macchi, segretario personale del Sommo Pontefice, chiese a don Verzè di trasferire la statua a Roma, la richiesta venne accolta e la statua partì da Cimiano il 10 luglio 1972 (1).

Attualmente la Madonna del Parco Lambro è esposta nella sala Matisse dei Musei Vaticani.

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1) Ferdinando Scala. Storia di Cimiano e della parrocchia di San Gerolamo Emiliani, ed. Associazione Formazione Giovanni Piamarta (2007)