Luciano Villa e Nico Samele, due competenti memorie storiche di Crescenzago passano in rassegna alcune delle numerose bicciofile presenti sul territorio nello scorso secolo.

A Crescenzago fino agli anni ’60-70 c’erano numerose bocciofile, molti delle osterie e delle trattorie presenti nel territorio annoveravano tra le attrattive per i loro clienti dei campi per il gioco delle bocce.

Erano campi “a la milanesa e/o a la lombarda” dove non si giocava in verticale, (all’italiana) ma in obliquo, in altre parole il pallino e le bocce si giocavano ( e si giocano tuttora) facendole scorrere attraverso le famose montagnette,  chiamate in milanese livèi e/o rivèi, che dividevano il campo in quattro corsie di gioco.

Naturalmente i campi erano all’aperto, circondati da freschi bersò (pergole) con tavolini e sedie di legno dove d‘estate si sedevano gli avventori per giocare a carte o per seguire le partite di bocce.

Le imprecazioni del perché la boccia non andava nella direzione giusta erano tante e all’ordine del giorno. “ l’è cúrta – l’è lónga – la mónta nò – tiregh ón antemòll (rigolo al rallentatore) – vàcca ràna… m’è restada in la mán …

Purtroppo col passare degli anni, la cementificazione del rione e della città intera hanno cancellato la quasi totalità di queste oasi verdi di divertimento genuino, che nonostante qualche imprecazione di troppo e le schermaglie verbali tra giocatori e spettatori finivano sempre in allegria “cónt ón lìter de róss, sés biccér e ón càliz de spùma néra per el bagài ch’el faseva de gentilòmm (arbitro). ”

Di seguito, un elenco delle bocciofile della zona di Crescenzago, gli autori si scusano per le eventuali ed inevitabili dimenticanze o inesattezze.


BOCCIOFILA DONI –  Via Meucci 2, una delle poche bocciofile ancora esistenti presso il circolo Cerizza.

BOCCIOFILA PONTE VECCHIO (Trattoria Ombra) – Via S. Mamete

TRATTORIA – Via Adriano angolo Via S. Mamete

TRATTORIA (della Fedora) – Via Adriano angolo Via Gherini.

TRATTORIA – Via Padova angolo Via Bengasi.

BOCCIOFILA B.E.F. – Via Padova angolo Via Arici.

Fotografia della Bocciofila B.E.F. in gita sociale a Lugano nel 1937.

La fotografia è stata fornita da Luciano Villa , uno dei curatori di queste note, che ricorda alcuni dei personaggi:  1- Serafino Ceppi, zio di Luciano Villa, ex-cartolaio di via Emo angolo via Bottego.  2 – Giuseppe Cambieri, produttore di salumi di via Paruta, presidente della Bocciofila Amba-Alagi e presidente della Banda di Crescenzago. Personaggio mitico, si favoleggiava che quando andava a rifornirsi di materia prima per la sua attività (maiali) fuori Milano, per superare i caselli del dazio senza pagare, utilizzasse un ingegnoso stratagemma. Si narrava infatti che mettesse il maiale camuffato da uomo sul carrozzino del suo sidecar.    3- Caspani, proprietario della legatoria di via Paruta   4- Fieni, prima calzolaio, poi con un negozio di calzature in via Padova.   5-   Ambrogio Manfredi, artigiano falegname e mobiliere in via Paruta 56    6 – Carlo Villa, di via Belli, padre di Luciano Villa, eccellente giocatore, iscritto nei tempi a varie bocciofile di Crescenzago tra cui l’Amba-Alagi dove era soprannominato “El gratta ball de l’Amba-Alagi”

TRATTORIA – Via Padova angolo Via Anacreonte.

TRATTORIA TRE CASE – Via Padova 344 di fronte a Via Idro

TRATTORIA DEI CACCIATORI – Via Padova, tra Via Agordat e Via Treviso.

In questa fotografia, si vedono le vetrine della vecchia sede della trattoria del Cacciatore in via Giuba 2, angolo via Padova inaugurata nel 1907. Sulla vetrina in basso a destra si vede la scritta “ GIARDINO E GIUOCO DELLE BOCCE”. Nel 1925 la trattoria si è spostata di fronte, nella sede attuale in via Padova tra Via Agordat e Via Treviso, dove fino a qualche decennio fa’, nel cortile interno c’era il campo delle bocce.

TRATTORIA DELLA NOCE (Signora Iole) – Via Adriano ang. Via Del Ricordo.

BOCCIOFILA S. IGNAZIO – Via Padova ang. Via Emo.

Fotografia della bocciofila S. Ignazio in gita sociale a Genova, anno 1935 ca. L’immagine è stata gentilmente fornita dalla signora Carla Andronio.

Nella foto sono riconoscibili:   1-  Umberto Andronio, padre di Carla, soprannominato “can de la scaletta”. Era il proprietario della posteria di via Padova 253, in precedenza tra gli anni 1930/40 ca. aveva il negozio in via Padova 262.  2-  Biassoni, il cui figlio ha attualmente il negozio di elettrodomestici in via Padova 251.   3 –  Andreoni

TRATTORIA DEL SOLE (Milietta) – Via Palmanova ang. Via Giuba.

TRATTORIA DELLA GOBBA – Via Padova 395

Pergolato sul retro della trattoria della Gobba, accanto al quale c’era il gioco delle bocce.

BOCCIOFILA AMBA ALAGI – Via Paruta, 56 (già via Paruta 35 quando Crescenzago era un Comune autonomo). La bocciofila era così chiamata sino al 1946, poi dal ’46 al ’70, anno della sua chiusura fu denominata BOCCIOFILA ALBA. Questa bocciofila, negli anni ’60, era frequentata da Nico Samele, eclettico futuro poeta e attore nel tempo libero che gli ha dedicato la seguente poesia che ben interpreta lo spirito di quegli anni.

L’ AMBA ALAGI

Quand giri per Milan

e vedi i cà al pòst di gioeugh di bòcc,

me ven quasi el magón,

perché ai témp … l’era ón divertimént

per la mia generazión

e tutt’i gént di nòst rión.

Ghe n’era vún pròppi sott’a cà mia,

col sò bersò, i tàvolinett de lègn

e ’na quai cadréga sgangherada.

Gh’hoo ris’cià tant vòlt

de ciappà bòtt del mè papà,

perché la sera,

séri lì a fà el gentilòmm…in mèzz ai òmm!

Va beh! ’Avaroo sentuu ’na quai bestèma,

cént maledizión…

ma intánt che fasevi ballà l’oeucc sù i bòcc,

mì … mastegavi trii bastón de regolìzzia

a tocch, a tòcch, a tòcch!

La gara s’è animada e l’Ángiolin,

eccelént póntista, ghe dís al Bèrto sòci rìgolista:

uè! Pánscia a tèrra, perché a vínc la gara,

l’è come vínc … la guèrra!

La gént, la salta in pè col fiaa sospés

e cont i’oeucc de foeura, filaven la sóa bòggia

che l’era adree a basà el ballín,

ma quel pivión del Luisin Trómbetta

cont’ón bèll tír de bòtta

l’ha vinciù la gara … e la colómba Motta.

Incoeu, sèmm òbligaa ai bocciòdromi,

ma se te vee minga dénter coi scárpett

e la majètta, fírmada del “stilista”

te se sentet i’oeucc adòss,

inclús quei del barìsta.

Ai témp … chi ròbb lì,

gh’i’aveva adòss domà el Magnaghi,

che l’era on sciór e Presidént …

de la Bòcciofila Amba Alagi!

n i c o


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