1933, alcuni componenti della famiglia Colombo con alcuni lavoranti

La cascina era situata al civico 88 di Via Adriano e fu costruita negli anni ’20 dello scorso secolo.

Era di proprietà della famiglia Colombo, famiglia costituita da Paolo, dalla moglie Luigia e dai loro 7 figli.

L’attività principale di Paolo era quella del trasportatore, con i suoi cavalli trasportava su commissione merci di ogni tipo ma principalmente fieno e paglia destinato ad essere caricato sui barconi che operavano sulla Martesana.

I molti cavalli che lavoravano in città necessitavano ogni giorno di quintali di fieno e paglia e nella prima metà del ‘900 il percorso della Martesana permetteva di far arrivare merci sino nel centro di Milano.

La signora Luigia (conosciuta da tutti come Luisina) oltre che accudire alla casa e provvedere ai 7 figli trovava anche il tempo per aiutare nel lavoro dei campi ed andava lungo il Naviglio, nei pressi della cascina Bosco, a lavare i panni della propria numerosa famiglie e quelli di altre famiglie.

Planimetria della cascina dei Colombo, il fabbricato sulla sinistra adiacente a via Adriano verrà espropriato.

I Colombo avevano preso in affitto dei terreni attorno alla cascina dove coltivavano soprattutto biada per i cavalli ma anche erba, mais e frumento. Come spesso succedeva in quegli anni, nella

1940, trebbiatura nella cascina dei Colombo

stalla oltre ai cavalli c’erano anche un paio di mucche che fornivano latte e burro per i fabbisogni familiari.

Nel ’39, Paolo Colombo morì ed allo scoppio della guerra alcuni figli furono chiamati alle armi, interrompendo di fatto l’attività della famiglia.

La cascina era posizionata di fronte allo “stabilimento N” della Magneti Marelli di via Adriano e durante il conflitto, nelle immediate vicinanze della cascina, a protezione della fabbrica, venne piazzata una batteria contraerea, inizialmente condotta dalla MDICAT (Milizia Difesa Contraerea Territoriale) e dopo l’8 settembre da militari tedeschi.

Nel 1975 l’attuazione del piano regolatore che prevedeva l’allargamento della via Adriano comportò l’esproprio di una striscia di terreno sul quale era stato edificato l’edificio adibito ad abitazioni che venne quindi demolito.

Oggi, ai margini del nuovo quartiere Adriano, è ancora presente qualche residuo dei portici e della stalla della cascina Colombo.

Il "Matitone" unico residuo rimasto del vecchio stabilimento della Magneti Marelli di via Adriano, fotografato da quelli che furono i terreni della cascina della famiglia Colombo.

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