Quando nel 1900 l’imprenditore Ermengildo Castiglioni decise di farsi costruire un palazzo in corso Venezia, l’austera via della nobiltà milanese caratterizzata da palazzi neoclassici, il suo intento era quello di stupire i concittadini.

Quando furono tolte le impalcature al nuovo palazzo, lo stupore dei milanesi si trasformò ben presto in indignazione.

La bellezza delle linee Liberty del palazzo costruito dall’architetto Sommaruga, passarono in secondo piano, l’attenzione dei milanesi fu monopolizzata dalle due figure femminili che  adornavano il portone d’ingresso.

L”opinione pubblica si schierò compatta e scandalizzata contro le due statue, opera di Ernesto Bazzaro, che nelle intenzioni dell’autore dovevano rappresentare “la pace” e “l’industria”. Le due figure erano considerate troppo procaci, provocanti e con le natiche (in dialetto milanese ciàpp), troppo scoperte.

Le “statue di corso Venezia” furono elevate anche a scandalo nazionale perchè a più riprese, vennero pubblicate sull’argomento, delle pungenti vignette  sul giornale satirico il “Guerin Meschino”.

Esasperato dal clamore attorno al suo palazzo, Castiglioni fece rimuovere le due statue che vennero sostituite con elementi floreali, ma ormai per tutti i milanesi quella era e sarà per sempre la ca’ di ciàpp.

Di seguito la descrizione del palazzo sul pannello stradale del Comune di Milano:

 

 Il palazzo presenta delle curiose particolarità, come ad esempio la asimmetria della facciata, vi è infatti un solo balcone in posizione laterale. Innovativa risultava anche l’organizzazione interna degli spazi che purtroppo dopo i diversi restauri è andata  irrimediabilmente persa.

Negli interni la stupenda sala dei Pavoni è l’unica che conserva tappezzeria e stucchi originali dell’epoca.

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Una delle due statue che originariamente erano all’ingresso del palazzo di corso Venezia 47, e che tanto fecero scalpore, fotografata ai giorni nostri, dimenticata, al fianco di un ingresso secondario  di villa  Faccanoni (ora Clinica Columbus), in via Buonarroti dove fu trasferita agli inizi del ‘900.

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Il palazzo Castiglioni di Corso Venezia 47 è diventato, ormai da anni, la prestigiosa sede dell’ Unione Confcommercio di Milano, Lodi, Monza e Brianza.

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