Il Lambro che nasce nel comune di Magreglio, vicino al Ghisallo, è normalmente un fiume di portata modesta ma periodi di piogge prolungate hanno provocato in passato delle esondazioni.

Nel novembre 1951, in concomitanza con il disastro del Polesine anche il Lambro ha tracimato, Carla Margutti, allora abitante a cascina Gobba, ha ricordato per anni quei momenti, il cortile della cascina era più basso rispetto a via Padova e dal portone entrava nel cortile una corrente impetuosa di acqua fangosa che trascinava con se rami e i detriti più disparati che il fiume aveva raccolto nel suo percorso fuori dall’alveo.

Il condominio ACLI di via Padova 353 circondato dalle acque del Lambro.

1976 – Il condominio ACLI di via Padova 353 circondato dalle acque del Lambro.

L’osservatorio di Milano-Brera, che a partire dal 1764 registra regolarmente le precipitazioni, ha documentato che nell’area milanese, ottobre e novembre sono i mesi più piovosi.

Il record, con 376 mm, si è registrato nell’ottobre 1872, ma non ci è dato sapere se in quell’occasione ci sia stato uno straripamento del Lambro.

In tempi a noi più vicini, nel 1976, che è al secondo posto tra i mesi di ottobre più piovosi, è documentata una esondazione nella zona di Crescenzago, sia nel Parco Lambro, sia nelle zone di Gobba e Cimiano.

Anche nel novembre del 2002 e del 2014, nella zona di Crescenzago, si sono registrate esondazioni del Lambro con allagamenti di vaste aree del Parco Lambro e di alcune vie limitrofe.

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Alcune immagini di esondazioni del Lambro nell’ultimo mezzo secolo: (cliccare sull’immagine per ingrandire)