Generale Domenico Pino

La villa Pino, è l’ultima villa sulla Martesana a Crescenzago, quella più a monte, dove il canale curva e costeggia via Padova, deve il suo nome al generale Domenico Pino che la fece costruire agli inizi dell’800.

Domenico Pino nacque a Milano l’8 settembre del 1760, figlio di Francesco e Margarita Lonati, una agiata famiglia di commercianti.

Tra i militari italiani che si arruolarono nelle truppe napoleoniche fu sicuramente quello che maggiormente si ricoprì di gloria e raggiunse le massime onorificenze.

Fu un personaggio eclettico dalla vita avventurosa, iniziò la sua carriera militare entrando nell’esercito del Ducato di Parma come capitano di cavalleria. Nel 1796 iniziò la sua avventura con le truppe napoleoniche arruolandosi nella Legione Lombarda, corpo istituito da Napoleone come parte dell’Armata d’Italia. Partecipò con onore a molte campagne militari, nel 1897 venne nominato colonnello e nel 1800 generale di divisione, nel 1804 coronò la sua scalata politico-militare diventando ministro della guerra del Regno d’Italia, incarico che ricoprì sino al 1806. Partecipò ancora ricoprendosi di gloria a molte campagne a fianco di Napoleone che lo nominò conte del Regno d’Italia nel 1809, grand’ufficiale della Legion d’Onore e conte dell’impero francese nel 1810.

Villa Pino nei primi anni del '900

Quando nel 1814, gli austriaci occuparono il Regno d’Italia, l’imperatore d’Austria offrì a Pino il grado di tenente feldmaresciallo ma il generale non accettò e si ritirò a Cernobbio dove morì il 29 marzo 1826. Nella sua intensa vita Domenico Pino non si occupò solo di faccende militari, oltre a villa Pino di Crescenzago, sono numerose le ville e possedimenti riconducibili alla famiglia Pino in Lombardia. La villa più famosa tra quelle da lui possedute fu sicuramente villa d’Este a Cernobbio, che acquisì grazie al matrimonio con Vittoria Peluso vedova del conte Calderara.

villa Camilla a Domaso

Nel parco di villa d’Este sono ancora oggi visibili 2 curiose costruzioni fatte edificare in suo onore dalla moglie Vittoria, che riproducono i fortilizi di Hostarlich e Gerona, conquistati dal generale durante la guerra di Spagna. Villa d’Este divenne in breve il centro culturale del lago, dove si ritrovarono aristocratici e artisti attratti dallo charme di Donna Vittoria e dalla gloria del valoroso generale, impareggiabile narratore di epiche avventure. Tra gli ospiti famosi Niccolò Paganini, che spesso si esibi con il suo violino accompagnato dal generale Pino con la chitarra. Tra le altre ville possedute in diversi periodi dalla famiglia Pino bisogna ricordare Villa Camilla a Domaso, oggi sede del Municipio, villa Beretta-Treves a Belgirate e la villa con darsena a Oggiono.

Villa con darsena sul lago di Oggiono.

A  Milano, il conte aveva un palazzo in via Piatti 49. Oltre alla villa sulla Martesana il generale Pino possedette a Crescenzago anche un’altra proprietà, una casa di campagna a Cimiano, tra le vie Monteggia e Pusiano, dove sul portale d’ingresso campeggiava lo stemma nobiliare del gen. Pino: un pino silvestre.